mercoledì 22 novembre 2006

SANTA CECILIA!!!

E' ancora buio quando tra le strade dei quartieri di Taranto si odono le prime melodie suonate dalle bande musicali. Le dolci note delle Pastorali natalizie risvegliano, un po' alla volta, gli abitanti della città che, ancora in pigiama ed assonnati, si accostano alle finestre e si affacciano dai balconi per meglio ascoltare e per vedere i musicisti passare. La suggestiva atmosfera delle feste natalizie come per miracolo si risveglia con Taranto nel giorno di Santa Cecilia, in netto anticipo rispetto alle altre città. Le donne si mettono al lavoro e, come la tradizione impone, impastano la farina per preparare le pettole. Ed un po' alla volta, mentre la luce del sole inizia ad illuminare le case ed i palazzi, per le strade si diffonde il caratteristico odore dell'olio fritto. Mai una pettola è uguale all’altra. E la fantasia dei bambini si sbizzarrisce nell'attribure una forma di animale o di oggetto alle pettole che, una alla volta, vengono tirate su con la schiumarola e poste in una coppa per essere successivamente ricoperte di zucchero o di miele. Ma è già l'ora di uscire di casa. Le mamme consegnano ai figli le pettole da portare a scuola, da dividere con i compagni. Per oggi prenderanno il posto delle solite insulse merendine, tutte uguali.Si allestiscono i presepi (sempre meno quelli artigianali) e gli alberi di Natale.Nel corso della serata si organizzano le prime riunioni familiari e tra amici. Si rispolverano la vecchia tombola ed i mazzi di carte napoletane. Non è chiaro il motivo per cui si festeggi a Taranto Santa Cecilia. Si dice che, molti anni addietro, la banda Cittadina uscì all'alba del 22 novembre per onorare la santa, dando così casualmente l'avvio alla tradizione. Qualunque sia il motivo il giorno di santa Cecilia è un giorno speciale per i tarantini.

Ed ora un pò di curiosità...

Le pettole

Esistono varie legende sulle origini della pettola, la deliziosa frittella che si prepara durante le festività natalizie a Taranto. Il suo nome deriva quasi sicuramente dal latino pitta, ovvero piccola focaccia. Una di queste legende narra che nel medioevo, nella città vecchia, una umile donna, madre di famiglia, stesse preparando il pane per il giorno di Natale. A un tratto sentì un trambusto all'esterno della propria abitazione e uscì di casa per rendersi conto del motivo di tanto baccano. C'erano alcuni zampognari che percorrevano via Duomo suonando alcune allegre marce natalizie con al seguito una moltitudine di gente. La donna, coinvolta dall'entusiasmo generale, prese a seguire l'allegra carovana, dimenticando l'impasto in preparazione.Al suo rientro, colta dalla disperazione per l'eccessiva lievitazione della pasta divenuta ormai inutilizzabile, cominciò per la rabbia a spezzettarla e gettarla in una pentola con dell'olio bollente.Come per miracolo la pasta si gonfiò e divenne dorata: vennero così fuori, casualmente, le pettole. E la donna potè sfamare i suoi figli.Un'altra versione simile attribuisce la distrazione della massaia alla venuta di frate Francesco (poi san Francesco d'Assisi) a Taranto il 22 novembre di un anno intorno al 1200.Si dice ancora che la stessa donna stesse chiacchierando con una vicina di casa e, quando si accorse della eccessiva lievitazione della pasta, provò a fare un esperimento friggendola a pezzettini.C'è inoltre chi asserisce che le pettole rappresentano il morbido guanciale sul quale Gesù Bambino posa il viso mentre dorme.Qualunque sia l'origine delle pettole una cosa è certa: senza le pettole le feste di Natale non avrebbero lo stesso sapore

2 commenti:

gio_stregacciabuona ha detto...

Questa volta mi hai preceduta...
però io non sarei stata così romantica!!
Porca miseria sapete da che ora sono sveglia?
Dalle 5.30... Perchè? Perchè qualcuno a ben pensato di mettere a tutto volume il cd delle pastorali con banda annessa e connessa... Non vi voglio raccontare il colpo al cuore che m'è preso!!!! Sono saltata almeno 15 centimetri dal letto...
E poi l'incubo è continuato per tutta la giornata... avevo da preparare una bozza per le 15.30... era tardi e ho praticamente mangiato davanti al computer per finire in tempo... Ore 15.35... la mia collega katia (che mi doveva dare un'occhiata al lavoro) non arriva... quindi decido di poggiarmi 5 secondi sul letto per riposare gli occhi... neanche mi sistemo insieme a rosanna sul letto, che nuovamente a tutto volume quel cd maledetto!!!! Ho iniziato ad urlare come una pazza...
Ma si può fare questa vita?
Vabbè... buonanotte...

PS: se stanotte mette di nuovo il cd, chiamo i vigili del fuoco e gli faccio sdradicare lo stereo!!!!!!!! :-)

Anonimo ha detto...

Grazie mille per questo post informativo. Da tempo ero interessato alle informazioni sull'inizio dell'atmosfera natalizia a Taranto nel giorno di S.Cecilia! Bellissimo racconto! Mi hai fatto viaggiare nella tua città e nelle bellissime tradizioni della nostra bella Puglia. Nel mio paese (Mola di Bari), tutto inizia il 25 Novembre...giorno di Santa Caterina D'Alessandria...(scriverò un post anch'io), quando si preparano le frittelle e si inizia a giocare ai giochi natalizi. L'allestimento dell'albero e del presepe da noi è tradizionalmente affidata al giorno dell'Immacolata ma pian piano ognuno lo fa quando gli pare...:-)
Grazie ancora per questo racconto di tradizione popolare pugliese!

Nico